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Ti chiamavo "mio amore"
e quel possessivo mi riempiva il cuore
di passione e tenerezza,
e lo ripetevo tante e tante volte
come ad ipotecare la certezza.
A te piaceva,
e ripetevi a me la stessa frase
che come nettare bevevo,
sentendomi intensamente tua
per quel "mio"
che mi faceva regina e schiava.
Ancor oggi, fra me e me,
ti chiamo "mio amore"
quando penso a Te!
Marilicia il 24/10/2010

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