sabato 16 gennaio 2010

Introspezione e poi...

Riordinando gli scaffali della libreria, ho trovato
un quaderno di "ghiribizzi" scritti in età adolescenziale.
Ho già detto che quello era il periodo delle contestazioni,
non riuscivo a capirmi con mamma e poichè in casa
vigevano delleregole abbastanza rigide, mi sfogavo a
scrivere le cose che nonavevo il diritto di dire.
Fra i tanti ghiribizzi, trovo molto particolare e sofferto
questo intitolato Introspezione e poi...,e lo posto
anche per evidenziare come sia importante stabilire in
famiglia un rapporto aperto al confronto, e come i figli
devono essere sempre ascoltati con attenzione, anche
quando contestano.


Vorrei capire
come gli altri mi vogliono.
Vorrei sapere
come gli altri mi vedono.
Nulla piace di me
se tutti mi vorrebbero diversa.
Ma io non posso,
non voglio cambiare.
Io amo ciò che gli altri
chiamano difetti.
Io odio le ipocrisie
che gli altri chiamano virtù.
Io mi sento forte
con tutte le mie paure nascoste.
Io mi sento viva
con tutte le mie angosce celate.
Io mi sento vera
con tutti i miei sogni balordi.
Fatemi sentire libera
almeno nei pensieri e nell'anima .
No
io non posso,
non voglio cambiare.

(Marilicia)


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