mercoledì 9 novembre 2011

La libertà di non aver paura.

Cammino da sola nella notte
mi tiene compagnia lo scalpiccìo del miei passi,
mi dirigo verso la periferia
dove incontrerò un'altura
che mi consentirà di spaziare con lo sguardo.

Voglio vedere le stelle,
le voglio contare,
le voglio guardare,
fino ad avere la vista annebbiata.

Non ho paura, io che solitamente ho paura
di camminare nelle strade buie.
Non ho paura, anzi sento nascere in me
una lìbertà nuova:
la libertà di non avere paura.

Sono arrivata.
Mi siedo sul parapetto e guardo in alto.
Sono poche le stelle, ma comincio a contarle.
Si muovono, respirano,
scompaiono e poi ricompaiono.
Occhieggiano e pare mi vogliano beffare.
Non riesco a contarle.

Il panorama mi è noto:
già altre volte ho scrutato il Clielo
asppoggiata a questo parapetto.
So che sotto c'è un baratro, ma non guardo.
Mi attraggono i baratri e mi fanno paura.

Continuo a contare le stelle....


Marilicia 09/08/2011

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