Foto tratta dal Web.
Seduta su uno scoglio insabbiato
sono lì ad ammirare il mare
voli di gabbiani sopra il capo
onde leggere lambiscono le caviglie.
Mi estraneo totalmente e vado lontano
valico l'orizzonte e raggiungo un'isola
dove il cielo di cobalto e l'acqua trasparente
fan da cornice a roseti in fiore.
M'avvio per la lunga spiaggia
e sul cammino noto una conchiglia
di quelle grosse, che paion di madreperla
e che al sole sembrano d'argento.
La raccolgo e la porto all'orecchio
una musica dolcissima m'arriva
sento il canto delle sirene
accompagnato dallo sciabordio delle onde.
Affascinata mi adagio sulla rena
con la conchiglia sempre stretta al viso
oltre al canto odo una voce
che sembra declamar dei versi.
Sono parole, parole d'amore
rubate agli innamorati
che la conchiglia ha conservato
nel cofanetto della sua memoria.
Mi sembra di conoscere quella voce
mi pare di aver già sentito quelle parole
poi, capisco che gli innamorati
si esprimono tutti allo stesso modo.
Adagio la conchiglia sul bagnasciuga
e torno alla mia realtà.
Marilicia il 16/05/2010
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